Certo che «Famiglia cristiana» è sfortunata. Già certi cattolici “di destra” l’accusano di pendere eccessivamente “a sinistra”; ci mancava quest’altra disattenzione. Sul numero 23 in edicola dal 4-5 giugno u.s. alle pagg. 12-13 è annunciato il dossier «Anziani d’Italia» che sarà allegato al numero successivo. 

Alla pagina 12 c’è una foto tuttapagina con un grosso punto interrogativo da una parte e la didascalia: «Anziani: come valorizzarli?». Il fatto è che la foto ritrae un distinto signore occhialuto, cappello in testa sulla pubblica piazza. Veste una bianca tuta da jogging con scarpe sportive in tinta. Sta dietro una bicicletta pure bianca. Trent’anni fa sarebbe stato scambiato per uno dei provos danesi, caratterizzati, appunto, dalle biciclette bianche. 

Ma è sicuro che quel signore non sia un ex provo trent’anni dopo perché il giornale che è intento a leggere è italiano. Se ne vede chiarissimamente la testata, che è in primo piano: «L’Unità». Vuoi vedere che si tratta di uno scherzo da prete dell’agenzia pubblicitaria ai danni del popolare settimanale cattolico? Mi si dirà che qualunque testata si sarebbe prestata a equivoci di simpatie politiche. 

E’ pur vero che il fotografo poteva benissimo chiedere al soggetto della foto (non può essere un’istantanea, per via della legge sulla privacy) di piegare diversamente il giornale: una foto che voglia essere rappresentativa di tutti gli «anziani d’Italia» dovrebbe essere neutrale; per restare nello spirito della rivista si sarebbe potuto mettere «Avvenire» o «L’Osservatore Romano»… Già (obietterete voi), così il settimanale sarebbe stato accusato di faziosità, di far pubblicità a quelli del proprio lato… Invece, con «L’Unità» l’imparzialità è a prova di bomba. 

Giusto, non ci avevo pensato.