Il Ddt fa male, la marijuana bene. 

Gli omosessuali sono «gai» e gli etero depressi. Un tabaccaio ucciso da rapinatori finisce in un trafiletto sulle «brevi» locali. Un tabaccaio che uccide dei rapinatori va in prima pagina e ci resta. Se un diciassettenne scarica via Internet la foto hard di una sua coetanea è pedofilia. Se ha rapporti sessuali con la stessa gli dicono bravo. Una donna che si prostituisce in casa o in strada è una puttana. Se lo fa sotto i riflettori e con tanto di regia è una onorata pornostar. 

Un poliziotto pestato a sangue da utopisti non viene neppure nominato dai giornali. Se lo stesso pesta un utopista, va in galera. Se sfascio un bancomat per diletto vado in carcere. Se lo sfascio dopo essermi definito «disobbediente» no. 

Se uccido un poliziotto dopo essermi autodefinito «brigatista», dopo un certo periodo di «prigionia politica» (di solito breve) divento stimato conferenziere e memorialista. Se fondo un’associazione chiamata «Nessuno tocchi Abele» mi linciano, prima a mezzo stampa e poi davvero. Se fumo una sigaretta comprata coi miei soldi ci sta che mi picchino e mi denuncino e mi multino. Se mi inietto eroina la società spende miliardi per «recuperarmi».

Se mando i miei bambini a mendicare vengo arrestato e loro dati in affido. Basta che mi travesta da zingaro e la mia «cultura» diverrà rispettabile e rispettata. Se prendo a calci un cane vado in galera. Se sgozzo una capra… Va bene, amici lettori, basta così. Il resto mettetecelo voi. Se la fantasia non vi aiuta, ponetevi davanti a un quadro di Bosch, uno di quei «mondi alla rovescia» in cui il pittore intendeva rappresentare l’anticamera dell’Inferno.