L’obiezione di coscienza per i cattolici è una bufala. Mai i cristiani sono stati contro il servizio militare. Anzi, le legioni romane ne erano piene. Certo, la Chiesa ha sempre insegnato che è meglio un esercito di volontari (la coscrizione obbligatoria e di massa fu reintrodotta dai giacobini), ma non ha mai vietato ai fedeli il mestiere delle armi. 

Semmai, ha disciplinato questo mestiere, letteralmente inventando quelli che oggi sono i capisaldi delle norme del diritto bellico: distinzione tra combattenti e civili, rispetto dei prigionieri e delle tregue, regole d’onore eccetera. Non a caso, il termine «cavalleresco» è entrato nell’uso a indicare un modo di affrontare quella dura necessità quando il ricorso alla diplomazia si è rivelato inutile. 

La cavalleria medievale fu appunto un’invenzione della Chiesa (fu s. Bernardo di Chiaravalle a scrivere la regola dei Templari). In questo libro c’è una corposa carrellata di Santi che imbracciarono le armi nei duemila anni di storia cristiana. 

Ci sono i Protettori delle varie armi, i cappellani militari e anche quei «dimenticati» che combatterono per difendere la loro libertà di professare il cattolicesimo.