L’ottimo Gian Micalessin ci informa la vigilia («Il Giornale», 2008) che quest’anno i bambini di Sarajevo non potranno festeggiare il Natale. Deda Mraz (Nonno Gelo) è stato cacciato da un’oscura funzionaria musulmana che l’ha vietato negli asili pubblici della capitale e del distretto. Già nel 1996, dopo la guerra, il «padre della patria» bosniaca, Alija Izbegovic, aveva tentato di abolire Natale e Capodanno ma non c’era riuscito. Adesso lo si vieta per semplice via amministrativa. Le autorità locali, del resto, non nascondono la loro intenzione di introdurre nelle scuole materne corsi di religione islamica. Qualcosa mi dice che Giovanni Paolo II aveva ben altro per la testa quando invocò l’«intervento umanitario» nella ex Jugoslavia.