Umberto Tozzi è l’autore di musica pop italiano più conosciuto nel mondo. I suoi pezzi hanno sfondato anche nel mercato, impenetrabile per gli italiani, americano e un suo brano, Gloria, è ormai un classico evergreen internazionale (oltreché colonna sonora del celebre musical Fame). Eppure, Tozzi non ha mai beneficiato del traino dei tg sulle sue nuove uscite, né molta gente sa che faccia abbia. Niente interviste, niente scandali, niente reality, niente veline. Infatti, (Corsera del 2 aprile 2009) si tratta di un artista che, stimolato sulla politica, dice di non aver nulla di dichiarare in quanto incompetente. Ecco un buon esempio di persona onesta, in un mondo in cui l’ultimo cialtrone, appena acquisito un minimo di visibilità, diventa tuttologo e disquisisce dei massimi sistemi, dall’esistenza di Dio alla bioetica. Naturalmente, sfoggiando i «secondo me» più piatti, sciatti, banali, alla moda (di sinistra) e politicamente corretti che ci siano.