Quando l’età avanza, i calciatori diventano allenatori. Così, io, che comincio ad essere anziano e navigato, come sapete ho aperto una scuola di scrittura creativa insieme al collega (giovane) Iannaccone, con la speranza di formare scrittori che, rinunciando alle vie facili del successo odierno (sesso-disperazione esistenziale-vampiri & serial killer), aprano nuove strade alla letteratura. La quale, come tutti le arti, dovrebbe (come diceva Pio XII) elevare l’anima anziché schiacciarla vieppiù. Tutto, in questo campo, è da riconquistare; anche in quello, più difficile, del teatro-cinema. E non solo come autori e sceneggiatori. Ma anche come attori. Oggi, per avere successo in questo campo bisogna scordarsi ogni moralità e pudore. Ne sa qualcosa Claudia Koll, che fatica a trovare scritture e ingaggi di livello da quando ha deciso, coraggiosamente, di fare outing del suo ritrovato cattolicesimo. Certo, né a me daranno mai lo Strega, né a lei daranno mai l’Oscar. Chissenefrega, abbiamo fatto la nostra scelta e scommesso sulla vita eterna: temiamo di più il Giudizio di Dio che quello di Venezia (intesa come Campiello e Leone d’Oro). Anche la Koll, come me, ha aperto la sua scuola. Come la mia, aperta a tutti. Ma tutti sanno che tipo di prodotto viene offerto. Se vi interessa, ecco qua: «Star Rose Academy. Dove c’è arte c’è amore», www.starroeseacademy.com e claudiakoll@starroseacademy.com