Il 21 agosto 2009 ho letto che le alghe verdi accumulate sulla costa della Bretagna sprigionano, decomponendosi, un gas velenoso, talmente velenoso da essere mortale. Il governo francese ha dovuto allertarsi allorché, il 27 luglio, un cavallo è morto stecchito per le esalazioni e l’uomo che lo montava è stato salvato per un pelo. Ogni tanto «Gea, il pianeta che vive», ci ricorda che la natura è cattiva (come dice la Bibbia) e occorre domarla e ordinarla per andarci d’accordo. Lo sapevate che il leone uccide i cuccioli per costringere la femmina ad accoppiarsi? Ed è da lui, non da altri animali, che la leonessa protegge («come una leonessa») i pargoli? Una volta, invitato in tivù, ero seduto accanto al leggendario Togni, il domatore per definizione. Raccontò di essere finito sul tavolo operatorio in fin di vita per colpa dei suoi leoni. I quali una volta gli disobbedirono e si avventarono sui bambini delle prime file. Domanda: perché proprio sui bambini? Risposta di Togni: non so perché, ma il leone d’istinto appena può si lancia sui bambini.