Dopo che i Romani ebbero distrutto il Tempio e Gerusalemme, come mai l’ebraismo perdurò in Occidente? Risposta: perché il cristianesimo lo consentì. «Il culto religioso dell’ebraismo non venne mai proibito. Il sacrificio pagano, per contrasto, fu interdetto nel 341 (…). Quando, dopo il 350, Costanzo ebbe il trono prevalendo su un contendente che aveva avuto il supporto dei pagani, chiuse tutti i templi dell’impero, proibì l’accesso pena la morte». Così scrive Jacob Neusner (uno dei massimi teologi dell’ebraismo viventi) nel suo libro dal titolo significativo Ebrei e cristiani. Il mito di una tradizione comune (San Paolo). L’opera mette i puntini sulle «i» da parte ebraica per quanto riguarda la faccenda dei «fratelli maggiori». Ebraismo e cristianesimo sono due religioni diverse, dice, ed è bene averlo chiaro, altrimenti si rischia il classico dialogo tra sordi.