«Fa l’editorialista del giornale storico della famiglia Agnelli e combatte il capitalismo, scrive sul giornale della Conferenza episcopale italiana e bersaglia la gerarchia, commenta il vangelo su “Famiglia Cristiana” e proclama le verità altrui, fa il monaco solitario ed è sempre in viaggio ai quattro angoli del mondo, profetizza nell’iperuranio della teologia engagé e si occupa della legge sugli immigrati (…). Predica esercizi ad alto livello, convoca e presiede convegni internazionali, è nume tutelare delle edizioni Qiqajon, scrive per grandi editori, compila voci di enciclopedie, tiene cattedra di teologia biblica e patristica all’Università Vita-Salute San Raffaele di don Luigi Verzé (dove insegna anche Vito Mancuso, ndr). E tutto questo con il solo titolo accademico di dottore in economia e commercio». Chi è costui? Enzo Bianchi, priore di Bose, secondo il duo Gnocchi-Palmaro in «Cronache da Babele. Viaggio nella crisi della modernità» (Fede & Cultura), un libro che vi consiglio perché adoro il taglio umoristico.