Ogni tanto cortesi lettori mi avvisano che su qualche sito internet è comparso un attacco al sottoscritto. Da tempo, però, non vado più a vedere, e per due motivi. Uno è questo: i tenutari di sito si vantano del numero dei “contatti” registrati, numero che, per ovvie ragioni, non può tener conto di quanti siano quelli che vanno su un sito solo per vedere a che punto di imbecillità è arrivato. Così, preferisco non aumentare il conteggio complessivo. Un’altra ragione è la seguente: data la natura della segnalazione, perché farmi un fegato così? Certo, si può sempre rispondere per le rime, ma i petulanti non aspettano altro. Dunque, mi consolo col detto «molti nemici, molto onore» e non sto a perdere tempo. Ora, in più occasioni, anni fa, mi fu fatto presente che gli attacchi, con insulti, erano molto cospicui e virulenti su un preciso sito. Finii per rassegnarmi e andare a vedere. Trovai qualcosa di più e di meglio: odio puro. Ed erano pure firme di rilievo nazionale, scrittori con migliaia di fans. Ora vedo che il sito in questione occupa gran parte del libro di Giuseppe Cruciani (il giornalista che su La7 conduce il programma «Complotti») dal titolo: «Gli amici del terrorista. Chi protegge Cesare Battisti?» (Sperling & Kupfer). Naturalmente, per me non è una scoperta. Ma forse lo sarà per qualcuno di voi. Ve ne consiglio la lettura.