Mentre scrivo (17 giugno 2010) i morti negli scontri (con stupri e pulizia etnica) tra kirghizi e minoranza uzbeka sono più di 170 e i profughi 250mila. Scrive l’agenzia Zenit.org: «Nonostante la Chiesa cattolica conti appena 500 fedeli su quasi cinque milioni di abitanti, molte persone hanno chiesto aiuto alle strutture cattoliche. Dopo i saccheggi dei negozi delle città, il governo ha chiesto aiuti umanitari anche alle varie confessioni cristiane presenti nel Paese». Così va il mondo: comunisti ed ex, laicisti e islamisti, induisti e omosessualisti, relativisti e –isti vari, quando sono nei guai ricorrono ai soli che hanno l’amore del prossimo nel loro statuto. Poi, passato il bisogno, ricominciano.