Il filosofo russo Semjon Frank, ebreo, nel 1912 si convertì al cristianesimo ortodosso. Osservando i suoi contemporanei, molto prima della rivoluzione bolscevica, scrisse: «Chi sacrifica se stesso per il bene di un’idea non esita a sacrificare anche gli altri. (…) L’astio nei confronti dei nemici del popolo costituisce il concreto e attivo fondamento psicologico della sua vita. Così, un grande amore per l’umanità del futuro anima un grande odio per le persone».