«Nell’ottobre del 1958 l’eminente teologo svizzero Karl Barth, uno dei pochi teologi protestanti a essersi opposto radicalmente al nazismo, scrisse un’incredibile lettera ai pastori protestanti della RDT, sostenendo che la Geremania Ovest fosse sotto il controllo degli ex nazisti e dei guerrafondai della NATO, ed esortandoli a non avere alcuna esitazione nel dimostrare lealtà verso il regime comunista tedesco-orientale». Cfr «In nome di Dio. Religione, politica e totalitarismo da Hitler ad Al Qaeda» di Michael Burleigh, Rizzoli, p. 506. Senilità ingravescente o semplice outing? Chissà…