Dilemma: secondo la teoria del «gender», donne o uomini non si nasce ma si diventa. Uno, cioè, ha diritto di decidere se essere maschio o femmina o entrambi o nessuno. Così, se uno decide di diventare donna, ha diritto a essere inserito nelle «quote rosa». E anche di abortire, visto che, secondo la legge, solo le donne possono disporre del proprio corpo. Se uno, invece, decide di «fare» il maschio, questi diritti non li ha. Non mi pare equo.