A proposito del film di Ermanno Olmi presentato al festival di Venezia, una lettrice così ha scritto alla BussolaQuotidiana.it l’8 settembre 2011: «Su questa strada è inevitabile finire alle conseguenza che ha descritto Ermanno Olmi nel suo ultimo film. La Chiesa senza più Crocifisso né Tabernacolo non serve ad altro che ad accogliere degli extracomunitari e non ha altro da offrire che un rifugio ed una “salvezza” terrena. La Chiesa non più navicella di Pietro che approda nel porto sicuro della Vita eterna, ma zattera di disperati abbandonati alla deriva del mondo presente». Ma la domanda è un’altra: quanto è costato il film di Olmi? Di certo, con quella cifra, chissà quanti immigrati si sarebbe potuto accogliere. Forse il film doveva intitolarsi «Armiamoci e partite».