L’agenzia Corrispondenza Romana del 19 ottobre 2011 riporta un commento sulle elezioni in Polonia che così si conclude: «Insomma, il partito post-comunista polacco è divenuto il più piccolo gruppo politico nazionale, non più in grado di influire sulla vita del Paese e, per poco, non entrava neppure in Parlamento. Che la Polonia non abbia più una sinistra che si richiami alla ideologia assassina del XX secolo è tutto merito della politica di straordinaria sensibilizzazione storica ai crimini dell’ex regime portata avanti durante i sei anni della presidenza di Lech Kaczynski. Il governo di centro-destra in carica durante la presidenza del compianto politico cattolico, infatti, si è speso per far emergere i nomi delle ex spie, degli informatori (anche nella Chiesa) ed ex persecutori comunisti, facendo saltare fior di carriere negli impieghi pubblici. Nulla di paragonabile all’impatto nullo che in Italia ebbe il dossier Mitrokhin». Quel compianto politico cattolico e tutto il suo centro-destra, lo ricordiamo, perirono in un incidente aereo. Direbbe Andreotti: a pensar male…