Scrive Fabio Spina su LaBussolaQuotidiana del 27 ottobre 2011 che la superficie boschiva italiana copre ormai quasi il 35% del territorio, superando gli altri Paesi europei. Ma «un bosco abbandonato si ammala prima e s’incendia con maggiore facilità». A parte questo, l’industria italiana del mobile importa il 90% del legno dall’estero. «Col paradosso che incentivi per la riduzione della CO2, pagati dagli utenti italiani, vengono usati per produrne altra con i viaggi transoceanici». Sono gli stessi che «vorrebbero imporre il cibo a “Km 0” e contemporaneamente festeggiano quando il vino italiano è venduto in tutto il mondo». Finale: «Come mai gli “indignati” ed i “black bloc” di oggi manifestano contro la finanza, mentre gli “ecologisti” e “no global” di ieri hanno fatto di tutto per favorirla creando in borsa una nuova commodity, i cosiddetti “carbon credit”?».