Felice Maniero, il capo della «mala del Brenta» che imperversò tra gli anni Settanta e Ottanta, così ha dichiarato in occasione dell’uscita della fiction sulle sue imprese (Faccia d’angelo, marzo 2012): «Non è così che si comporta un malavitoso, non come si vede nei promo della fiction. Una misera fiction per fare cassetta». Naturalmente, levata di scudi da parte degli attori, registi, sceneggiatori, soggettisti, produttori e quanti alla cassetta, invece, tengono. Ma lui insiste: «Non voglio che i giovani siano affascinati dalla delinquenza. Comandavo più di trecento persone e l’unico che ha veramente guadagnato soldi sono stato io. Tutti gli altri sono in galera, vecchi, distrutti, disperati». Commento (mio): il fatto che una lezione di vera morale oggi ce la debbano dare i pregiudicati dice tutto sui tempi in cui viviamo.