Il film 17 ragazze, che parla del mondo degli adolescenti, in Italia per poco non è stato vietato ai minori di 14 anni, cioè proprio a quelli cui si indirizza. Il film è scritto e diretto dalle sorelle Muriel e Delphine Coulin e si ispira a fatti realmente accaduti. La storia tratta di diciassette liceali che decidono tutte insieme di rimanere incinte, per protesta contro la loro profonda solitudine dovuta all’assenza dei genitori. La commissione censura italiana aveva motivato ufficialmente la sua precedente decisione (prima del ricorso) con gli spinelli che compaiono in una scena. Ma la redazione culturale de «Il Giornale» (10 marzo 2012) rivela che «secondo fonti ben informate», il vero motivo è un altro: «il timore dell’emulazione e l’istigazione alla gravidanza». In effetti, la “trasgressione” delle 17 ragazze del film è davvero enorme: l’unica cosa che può fare una ragazzina bombardata da educazioni sessuali, preservativi e pillole gratis, aborti anonimi e mutuati, è restare incinta a bella posta. E tenersi il pargolo. Alla faccia degli adulti.