Il diavolo Berlicche di C.S. Lewis era piuttosto high church e d’umorismo very british. Quello di Cammilleri è tomista e latino. E non è nemmeno un diavolo ma un’anima dannata inserita nel “corpo mistico” di Satanasso. Scrive a uno che gli somiglia (non d’aspetto ma di indole) e lo informa su come e qualmente, se continua così, finirà anche lui all’Inferno. Non per bontà, giacché nell’Inferno non ve n’è alcuna. Ma solo per avere la sadica soddisfazione di potergli dire: io te l’avevo detto. Infatti, quel che affolla l’Inferno, la stragrande maggioranza, è costituito da gentucola che si è giocata la felicità eterna per quattro soldi, per vizi banali, per avere cercato sempre e solo se stessa e il proprio miserabile vantaggio.