Al Festival del Cinema di Roma 2012 il film più chiacchierato (e, dunque, pubblicizzato) è stato quello in cui l’attrice Isabella Ferrari, stando alle recensioni, mostra le sue grazie più intime e qualche attore maschio recita senza mutande. Il film si intitola “E la chiamano estate”, come una famosa canzone del compianto Bruno Martino, canzone che, a quanto risulta, fa un po’ da colonna sonora. Per sicurezza, la vedova del musicista li ha denunziati tutti quanti, film e cineasti, poiché non gradisce che le serissime composizioni del defunto vengano utilizzate, a di lui insaputa, per una roba del genere. Notare che la vedova in questione poteva benissimo star zitta e incassare i diritti d’autore. Ma la signora ha preferito darci una lezione di stile e dignità.