Palestinese ha “sprecato, sperperato o perso nella corruzione” almeno 1,95 miliardi di euro in aiuti donati dall’Unione Europea fra il 2008 e il 2012. La fonte è ufficiale: è la Corte dei Conti europea ad affermarlo». Il presidente Abbas dà la colpa della povertà a Israele. «Ma la giustificazione anti-israeliana non basta a spiegare una catastrofe economica senza paragoni: la Palestina è uno dei Paesi più poveri del mondo nonostante abbia ricevuto il più imponente piano di aiuti umanitari della storia. L’anno scorso, ogni cittadino ha ricevuto 3100 dollari. Paragonati ai 174 dollari a testa ricevuti dai congolesi e ai 74 dollari dei pakistani, sono un’enormità. Nel periodo in cui sono spariti i 1,95 miliardi di euro, pagati dai contribuenti europei, l’Autorità Palestinese ha ricevuto 33 miliardi di euro in aiuti umanitari da tutti i suoi donatori, Ue compresa. Giusto per fare un confronto, il Piano Marshall, che ci risollevò dopo la Seconda Guerra Mondiale, ammontava a 6 miliardi di euro attuali destinati all’Italia. Da più parti (Berlusconi compreso, quando era premier) si sente parlare di “Piano Marshall per la Palestina”. Ebbene, solo negli ultimi 4 anni, la Palestina ha ricevuto 5 volte gli aiuti umanitari a suo tempo incassati dall’Italia con il Piano Marshall. E senza ottenere risultati». Le cause? «Come in tutti gli Stati arabi non democratici, una buona fetta dei fondi pubblici sparisce nelle tasche di favoriti, clientes e funzionari», tanto che «il 71% dei palestinesi è convinto che l’Autorità Palestinese sia corrotta e il 57% pensa che la corruzione sia dilagante anche entro il territorio di Gaza controllato da Hamas».