Intervista dal sito OraProSiria, segnalata dal Centro Federici. Monsignor Giuseppe Nazzaro, Vicario Apostolico di Aleppo, ha rivelato come sta funzionando la guerra mediatica, a beneficio della stampa occidentale, in Siria: «Ci sono alcuni fatti emblematici, come ad esempio quello avvenuto una mattina di metà luglio in cui l’esercito ha sparato su una scuola uccidendo trenta bambini. Resta una domanda: cosa ci facevano i bambini a scuola in quel mese visto che la attività scolastica finisce a maggio? L’esercito ha sparato all’edificio perché da quello stesso stabile erano arrivati dei colpi, per cui per difendersi ha replicato al fuoco. A seguito di questo Assad e l’esercito sono stati accusati di essere degli spietati assassini di innocenti, ma la verità non era quella. Quei poveri bambini erano stati usati come scudi umani, per screditare completamente l’esercito governativo. Un altro episodio tragico e significativo è avvenuto in un cittadina della Siria, Ghisser Choughourun, dove un gruppo di ribelli ha assaltato una stazione di polizia uccidendo i poliziotti presenti, poi dalla stessa centrale hanno chiamato altri dalle zone circostanti. Erano circa centoventi e hanno ammazzato anche questi. Nel giro di poche ore i media mondiali riportano la notizia dicendo che la polizia siriana ha ucciso centoventi civili e successivamente sostengono che l’esercito ha ucciso soldati e ufficiali perché non hanno voluto sparare sulla folla». Intanto, avanza la pulizia etnica nei confronti dei cristiani con attentati, stupri, rapimenti e omicidi. Nelle zone in cui gli islamisti hanno creato il «califfato» è già in vigore la jizya, la tassa di «protezione» che i «dhimmi» devono pagare ai «credenti».