Come ha ben descritto Gianandrea Gaiani su La Nuova Bussola Quotidiana del 13 giugno 2014, grazie allo shale-gas e allo shale-oil gli Usa sono diventati la prima potenza energetica del mondo e sono autosufficienti. Perciò il loro interesse, a questo punto, è che le regioni già produttrici di combustibile stiano in stato di permanente instabilità politica, così da fare le scarpe ai concorrenti economici (Russia, Ue, Cina, Giappone, India). Basta dare un’occhiata a Libia, Iraq, Siria, Ucraina, Afghanistan. E’ vero, alcuni di questi disgraziati luoghi non producono. Ma ci passano gli oleodotti. Sì, portare nella nostra parte di mondo il gas americano costerà un po’ di più, ma non c’è, e sempre meno ci sarà, alternativa. La pace, la democrazia, gli alti ideali? Agli americani sono sempre interessati i soldi e solo quelli. In fondo, li ammiro.