Il prefetto della congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, cardinale Robert Sarah, ha scritto una bella riflessione sulla liturgia ne “L’Osservatore Romano” del 12 giugno 2015. Ecco un passaggio: «Una lettura troppo rapida, e soprattutto troppo umana, ha portato a concludere che bisognava far sì che i fedeli fossero costantemente occupati (il riferimento è al documento conciliare sulla liturgia, ndr). La mentalità occidentale contemporanea, modellata dalla tecnica e affascinata dai media, ha voluto fare della liturgia un’opera di pedagogia efficace e redditizia. In questo spirito, si è cercato di rendere le celebrazioni conviviali. Gli attori liturgici, animati da motivazioni pastorali, cercano a volte di fare opera didattica introducendo nelle celebrazioni elementi profani e spettacolari. Non si vedono forse fiorire testimonianze, messe in scena e applausi? Si crede così di favorire la partecipazione dei fedeli mentre di fatto si riduce la liturgia a un gioco umano».