Notizia torinese del 4 agosto 2015: due coniugi si sono separati perché lei si è scoperta lesbica ed è andata a vivere con la compagna; ma ha una figlia con l’ex marito; la figlia è minore e, come al solito, il giudice la assegna alla madre; il padre, tuttavia, fa presente che forse, data la singolare situazione, è meglio che la figlia stia con lui; il giudice gli dà torto e lo rimprovera pure dandogli dell’omofobo. Credevate che il diritto fosse immutabile? No, anch’esso evolve. Avrà pensato: se perfino la nientepopodimenoché Corte Suprema americana avalla le nozze gay, chi sono io per giudicare?