Nel numero di luglio del mensile dell’associazione «SOS ragazzi» c’è un’intervista di Andrea Lavelli a Rory O’Hanlon, presidente dell’Irish Society for Christian Civilisation, a proposito del referendum che in Irlanda ha introdotto le nozze gay. Questi ha detto, tra le altre cose, che «il 95% del denaro che è stato speso attorno al dibattito sul referendum era investito per fare propaganda al “matrimonio omosessuale”». Uno dei comitati Lgbt «ha rimborsato il biglietto aereo a 60mila irlandesi all’estero» e «Hailo, una compagnia che a Dublino gestisce il 90% dei taxi, ha offerto una riduzione sulle tratte per coloro che si recavano alle urne per votare sì». Resta il fatto che il 62% degli irlandesi votanti si è mostrato favorevole. E che se uno ha le idee chiare non c’è sconto taxi o biglietto aereo gratis che possano fargliele cambiare.