2009 la quindicenne inglese Lucy Hussey-Bergonzi faceva la comparsa in un film di Harry Potter. Alla fine di una scena, però, era crollata. Emorragia cerebrale. Dopo cinque giorni e due interventi i medici comunicavano alla famiglia che si trattava di una malformazione congenita e di venire a darle l’ultimo saluto. La madre, cattolica, decideva di far battezzare la figlia in extremis. Ma, appena il prete aveva bagnato la fronte di Lucy (in coma), questa si era mossa. Ventiquattr’ore dopo era sveglia e non c’era più bisogno di tenerla collegata alle macchine. In breve Lucy era tornata a scuola. Anche i medici dell’ospedale londinese parlarono di “miracolo”, visto che non trovavano altra spiegazione (fonte: Aleteia.org)