battaglia

BATTAGLIA

«Un’altra cosa che non viene detta è che la pandemia nel mondo è stata diffusa dall’Italia. Il primo focolaio si accendeva, sì, in Cina, ma sùbito dopo se ne accendeva un altro in Italia. La pessima gestione italiana fu poi copiata dagli altri Paesi occidentali, il che ha comportato una pessima gestione in tutti questi Paesi. Il pianeta è stato diviso in due: Asia, Africa e Oceania con decessi per milione d’abitanti inferiori alla media mondiale; Americhe ed Europa con decessi superiori alla media mondiale. L’Italia è in vetta per numero relativo di decessi» (F. Battaglia, “La Vispa Teresa e il covid, una tragedia italiana”, ed. 21° Secolo. pp. 143).

grazie a: nicola manetti

BATTAGLIA

Il caro amico Franco Battaglia, vero esperto del tema (nonché accademico e firma del «Giornale»), mi ha inviato questo link:
http://www.youtube.com/user/WorldNuclear, dove al minuto 9:20 si possono leggere due tabelle che riportano gli effetti sanitari dalle radiazioni di Chernobyl e di Fukushima sia sulla popolazione civile (prima tabella) che sugli addetti e i soccorritori (seconda tabella). Dice: «Per Chernobyl i numeri sono molto lontani dai 100.000 decessi dichiarati da un Tg3 di cui ho vivida memoria. Per Fukushima i numeri sono ZERO in entrambi i casi. Trovo raccapricciante che a fronte di oltre 20.000 morti e tragedie come quella che può vedere qua
(http://www.angelfire.com/ak2/intelligencerreport/tsunami_japan_1.html)
i mezzi di comunicazione del mondo abbiano puntato i riflettori su una centrale che, se pur distrutta dal maremoto, non ha fatto male a nessuno». Già.