Scrive lo storico Aldo A. Mola («Il Giornale del Piemonte» del 27 luglio 2014) che Antonio Fogazzaro, condannato per modernismo, fece professione di fedeltà cattolica e si giocò il Premio Nobel per la letteratura, che invece andò al massone Giosuè Carducci. «Ma il Maestro e Vate d’Italia stentò sempre a vendere più di 1000-2000 copie delle sue raccolte poetiche. Lo stesso D’Annunzio di rado superò le 5000 copie. I libri di edificazione promossi dalla chiesa di Pio X circolavano invece in centinaia di migliaia di copie».