Leggo che l’infermiera arrestata nel 2004 per avere ucciso almeno cinque pazienti (per la Procura molti di più) e condannata in Cassazione con sentenza definitiva a 20 anni «da pochi mesi è libera» (Felice Manti, «Il Giornale» 6.8.19). E «da molti anni, almeno cinque», lavora in permesso con una cooperativa di servizi. Eh, chi muore giace e chi vive si dà pace.