Ma quanto dura ‘sto contratto? Un anziano lettore de «Il Giornale» (7.6.21) lamenta che da sempre sente di scioperi ferrotranvieri perché «il contratto è scaduto da tempo». Aggiunge che ‘sti lavoratori non soffrono crisi economiche, hanno un sacco di ferie e lavorano poche ore (su ciò nulla da dire, data la delicatezza del compito). Ma non c’è quasi trimestre che, sempre di venerdì, non paralizzino le città. Aggiungo, io, pure in tempo di pandemia, provocando assembramenti sui pochi mezzi in circolazione (medici e infermieri «eroi», autisti seeeh!). Infine, aggiungo sempre io, a Milano gli ultimi concorsi per nuove assunzioni sono andati pressoché deserti. Ma fategli un contratto eterno, per favore, e dategli un sacco di soldi (sarà sempre meno di quel che infliggono). Se non ricordo male, al tempo del picco gli autobus privati si erano messi a disposizione: quali politici (o sindacati, è lo stesso) si son messi di mezzo?

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