In tivù ti dicono che le spugnette per i piatti vanno cambiate spesso perché vi si accumulano batteri. Ma non sono sempre intrise di detersivo per piatti&stoviglie, roba così potente che quando me ne andò uno schizzo in un occhio ci volle l’oculista, il quale mi informò che, appunto, era potente? E gli spot sulla casa disinfettatissima che i bambini ci possono gattonare tranquilli? Poi all’asilo li fanno giocare appositamente con il terriccio, perché sono talmente sterilizzati da non avere più anticorpi. E i farmaci&presidimedici per ogni minimo disturbo? Il sogno dell’industria farmaceutica è un mondo di malati cronici. Un giorno e una notte io trascorsi su una branda in clinica a fare esami su esami, perché ogni esame rivelava che ce ne voleva uno ulteriore. Finché, stufo, non telefonai a un amico medico accademico, il quale mi disse: se non vai via te ne fanno altri dieci, visto che per ogni esame incassano. D’altra parte sono posti di lavoro e senza il consumismo saremmo terzomondo. Il prezzo da pagare è, come dice il papa, osservare un continuo discernimento.

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