Bene, ora che l’Italia si è posta all’avanguardia con la sua legge sul «femminicidio», ben più grave dell’omicidio e in attesa del gravissimo gaycidio, andiamo a vedere la carte. Scrive Giuliano Guzzo («Radici cristiane», ottobre 2013) che, in base ai dati Onu 2008-2010, in Italia le donne uccise rappresentano il 23,9% di tutti gli omicidi, cifra in linea con quella Usa. Peggio di noi stanno in tanti, tra cui la Svizzera (49,1), la Francia (49) e il Belgio (41,5). In cima alla classifica europea sta l’insospettabile Finlandia. La famiglia “normale” si conferma baluardo contro questo tipo di malessere, che si sviluppa quasi sempre in situazioni di divorzio, separazione o convivenza. Ma il vero problema degli italiani è che non hanno governanti, bensì badanti.