Da Zenit.org del 13 maggio 2014: «Nel giugno scorso, alla vigilia dell’Assemblea dell’Organizzazione degli Stati Americani, il presidente del Guatemala, Otto Pérez Molina, ha espresso la sua contrarietà ai matrimoni omosessuali e all’aborto. Molina ha precisato che il trattato dell’Organizzazione che prevede aborto e matrimonio egualitario non è vincolante. Pertanto il suo Paese, che è “per la vita”, non lo ha ratificato». Lo stesso aveva fatto il presidente, pur socialista, dell’Uruguay, ma il suo successore, eletto per via dei suoi (modesti) successi economici, ha ribaltato il tavolo al grido di «aborto & marijuana per tutti ». Evviva i guatemaltechi, dunque. Finché un tozzo di pane non farà loro cambiare idea.