Sulla rivista «Intervento», Vincenzo Pacifici e Luciano Ferreri hanno ricordato, parlando del Muro di Berlino, quelli dell’antichità: la Muraglia Cinese, il Vallo di Adriano e quello di Antonino, il meno noto Limitone dei Goti che correva da Otranto a Taranto e divideva i longobardi di Benevento dall’esarcato bizantino. Sembra strano ma la globalizzazione ha moltiplicato i muri. Fino al 2004 ce n’era uno lungo il confine italo-jugoslavo. Di quelli ancora in piedi il più noto è quello che separa Israele da Gaza. Ma ci sono anche quello tra Usa e Messico, quello che isola le spagnole Ceuta e Melilla dal Marocco, quello tra le due Coree. E poi, i meno noti (anche perché di solito silenziati): tra Oman e Emirati, tra Zimbabwe e Botswana, tra India e Pakistan, tra Pakistan e Afghanistan. New entry, il muro con cui l’Arabia Saudita si difende dall’Isis. Questi, per ora.